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Si alla vita, no al suicidio

Da qualche tempo si sentono sempre più notizie di suicidi e, sebbene questo fenomeno colpisca persone di tutte le età, ultimamente nella maggior parte dei casi si riferisce a bambini e adolescenti.

Sono diversi i motivi che portano milioni di donne e uomini da tutto il mondo a prendere questa tremenda decisione: apatia, mancanza di autostima, un futuro incerto. Di fronte a tanta incertezza, sentono che la vita non ha senso. Il bullismo sta anche distruggendo la mente dei bambini piccoli, motivo per cui molti decidono di togliersi la vita.

Gli specialisti in materia si chiedono perché una persona prenda questa decisione drastica. Cosa li spinge a togliersi la vita? Nessuno ha una risposta convincente. Sono tutte supposizioni, teorie, ma nessuno trova una soluzione, così poco a poco questo tende a diventare una pandemia molto difficile da controllare.

Vorrei andare oltre la valutazione psicologica, tenendo conto che dentro ognuno di noi c'è l'anima, la nostra mente, un luogo dove si svolge una tremenda battaglia tra il bene e il male, tema che abbiamo sviluppato nella riflessione: Tom & Jerry. Quando lasciamo che il male prenda il sopravvento sulla nostra mente, questo ci manipola come burattini e ci induce a fare tutto il male possibile, incitandoci perfino a toglierci la vita. Questo ci farà sentire che non serviamo a nulla, che siamo inutili, che non realizzeremo mai i nostri sogni, che è meglio essere morti che vivere in questo mondo complicato. Ci farà provare depressione e disprezzo per la vita, senza pensare ai nostri cari. Ci umilierà a tal punto che in un attimo ci sentiremo i peggiori di tutti ed è lì che inizieremo a sentire il bisogno di toglierci la vita, credendo alla menzogna che smetteremo di soffrire per la crudeltà di questo mondo che ci tormenta giorno e notte.

Il disprezzo per la vita si manifesta anche in altri modi: vediamo persone suicidarsi senza l'intenzione specifica di farlo. Mi riferisco a tutti coloro che, completamente ubriachi o sotto l'effetto di droghe, salgono in macchina e viaggiano a tutta velocità, finendo spesso per schiantarsi contro un albero, un muro o altri veicoli, provocando la propria morte e, in alcuni casi, anche quella dei loro compagni. Sport estremi e sfide sui social network attirano l'attenzione di bambini e adolescenti, che innocentemente cadono nella trappola dove il premio non sono i soldi, né l'orgoglio, ma la morte.

Se chiedessimo a questi giovani cosa li spinge a rischiare la vita in questo modo, molto probabilmente le risposte più comuni sarebbero: "Lo facciamo perché è divertente... va bene... va tutto bene... Se lo fanno tutti, perché non farlo... Cosa c'è che non va?" Espressioni che rappresentano solo un'irresponsabilità totale e assoluta e un disprezzo per la vita impossibile da comprendere.

Per diversi anni ho tenuto conferenze nelle scuole, nei cadetti delle scuole di polizia, nei soldati e negli ufficiali dell'esercito e in altri settori. Con mia sorpresa, in tutte le scuole superiori, ho scoperto che il cento per cento dei giovani soffre di scarsa autostima, bambini che soffrono una profonda sofferenza e una depressione dovuta a questa piaga incontrollabile, trasformata in una pandemia, chiamata bullismo. Tutta questa influenza negativa sulla mente fragile di un bambino, che non è preparata a discernere da dove provengano quelle idee, pensieri o forse voci che lo fanno sentire che la vita non ha significato, in molti casi può finire con il suicidio.

In tutti questi casi, sia che si tratti di suicidio premeditato o improvvisato, posso dirvi con assoluta autorità e certezza che il problema è puramente spirituale. Tutti abbiamo problemi, tristezza, scoraggiamento, delusioni. La cosa terribile accade quando influenze spirituali, che non hanno nulla a che fare con Dio, all’incontrario, approfittano delle nostre emozioni più negative che ci portano ad una situazione di disagio e disperazione così profonda che gli è molto facile impiantare nella nostra mente quei pensieri di suicidio.

Gesù disse: “Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; ma Io sono venuto affinché abbiate la vita e l'abbiate in abbondanza.”. Giovanni 10:10. Con questa spiegazione si può facilmente individuare chi si cela dietro la morte e il suicidio.

Ma puoi anche vedere chiaramente che Dio ti offre un tipo di vita autentica e significativa. Se leggendo questa riflessione ti senti identificato, è necessario che tu smetta di ascoltare quel nemico che vuole solo la tua morte e prenda la decisione di avvicinarti a Dio e chiedergli di perdonare i tuoi peccati e di aprire la porta del tuo cuore affinché Egli possa regnare nella tua vita e dare senso alla tua esistenza.

«Ci sono tante forme di morte e di suicidio, sono tanti i morti che camminano per le strade della nostra città, ma tu oggi hai l'opportunità di scegliere la VITA».

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